Lancia Delta Integrale – ritorno come esemplare unico

Lancia Delta Integrale Automobili Amos

 

Ormai lo sanno anche i muri: Lancia è morta e sepolta. Sono stati utilizzati fiumi di inchiostro e milioni di pixel per spiegare quali sono le ragioni della scelta di FCA e come si sia potuti arrivare a chiudere in un cassetto la gloriosa storia di questo grande marchio italiano. Per fortuna però, gli appassionati ci sono e ci saranno per sempre.

Eugenio Amos è un pilota ed un collezionista di Varese che – qualche anno fa – ha fondato la Automobili Amos. Forse anche prendendo ispirazione da quello che Stinger è riuscita a realizzare in California con la Porsche (le cosiddette “Outlaw”), Amos ha deciso di re-interpretare uno dei più iconici modelli della casa di Chivasso, la Delta Integrale.

Il collezionista varesotto vuole infatti adattare la Delta Integrale ai giorni nostri: il progetto comporterà la modifica di oltre 1000 componenti della vettura originale. La vettura sarà a 3 porte, mentre la carrozzeria sarà realizzata in alluminio con la parte frontale completamente in fibra di carbonio. Fortunatamente, il corpo vettura sarà praticamente identico all’originale.

Lancia Delta Integrale Automobili Amos

Anche se non si conoscono maggiori dettagli, le modifiche riguarderanno anche il motore e le sospensioni, che adotteranno una nuova geometria. Gli interni saranno completamente ridisegnati, prendendo ispirazione da quelli della S4

In occasione di un’intervista rilasciata a “Classic Driver”, Eugenio Amos ha anticipato che l’auto dovrà essere necessariamente in grado di sovrasterzare. Ogni auto re-interpretata da Automobili Amos sarà realizzata partendo da una Delta Integrale 16V, non dalle più rare Evoluzione

Lancia Delta Integrale Automobili Amos

L’auto doveva essere presentata in occasione dell’ultimo Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, cosa che – purtroppo – non è potuta avvenire a causa dei lunghi tempi di lavorazione. Restiamo quindi in attesa di sapere quando la Delta Integrale 16V by Autombili Amos verrà presentata. Per adesso, grazie Eugenio Amos.