Volkswagen si scusa, Audi no

 

Dello scandalo Volkswagen oramai si e’ detto di tutto e di piu’. Di conseguenza, non voglio stare qui ad annoiarvi con le mie opinioni in merito, su cosa e cosa non dovrebbero fare i tedeschi. Ad ogni modo, devo ammettere che il messaggio di scuse apparso in questi giorni sui principali quotidiani italiani un po’ mi ha fatto venire qualche dubbio. “Faremo di tutto per riconquistare la vostra fiducia”. E’ questo il messaggio che Volkswagen vuole passare, anche se a distanza di un mese dall’esplosione del caso. Meglio tardi che mai, certo.

Ora, sia chiaro, non voglio discutere sul tempo che ha impiegato Volkswagen per intraprendere un’azione del genere, ma sul contenuto del messaggio. Dove sono Audi, Seat e Skoda, case automobilistiche che montano sui loro modelli il motore turbodiesel incriminato? Forse i clienti di queste case non meritano le scuse come quelli Volkswagen? Probabilmente – come spero – nei prossimi giorni compariranno anche messaggi da parte di quest’ultime, anche se intanto il dubbio rimane.

Dato che sui principali mezzi di informazione nella stragrande maggioranza dei casi si e’ parlato solo di Volkswagen come brand e non come gruppo, non vorrei che quelli di Wolfsburg avessero girato la cosa a loro favore, facendo “dimenticare” ai meno esperti in materia che anche altri brand del gruppo – Audi, Skoda e Seat – montano i motori incriminati. Sicuramente mi sto sbagliando, ma – come si dice – a pensar male…

Detto questo, conoscendola, la clientela Volkswagen-Audi difficilmente si disaffezionera’. La qualita’ delle vetture – del resto – rimane indubbia. Ma le scuse da parte di qualcuno con i quattro anelli sarebbero molto gradite.