Tesla Model S P85D: la nostra prova su strada

Tesla Model S P85D

 

Fino a qualche tempo fa ero inevitabilmente legato al mondo dei pistoni, convinto che le auto elettriche non fossero un granche’. Bruttine, erano in grado di scarrozzarti per una giornata tra le vie di una grande citta’ e poco di piu’. Poi e’ arrivata lei, la Tesla Model S: la berlina americana in quattro e quattr’otto ha scombussolato tute le mie idee in merito alle auto elettriche: bella linea, interni di livello premium, autonomia piu’ che decente e prestazioni da supercar. E poi, ora, e’ arrivata anche una nuova sigla a creare piu’ confusione in merito.

Tesla Model S P85D

 

La sigla in questione e’ P85D. Non pensavo che un semplice valore alfanumerico fosse in grado di rievocare in me ricordi tanto piacevoli. Il perche’ e’ presto spiagato: P come ‘Performance‘, 85 sono i kW della batteria (non del motore, attenzione) e D come ‘Dual Motor‘. Detto in parole molto piu’ semplici, 700 cavalli di potenza buttati a terra su tutte e 4 le ruote grazie ad una trazione integrale atipica (2 differenti motori su i 2 assi). A questo punto, dirvi che la Tesla Model S P85D va veramente forte e’ inutile, dato che l’avrete capito anche da soli. I numeri ufficiali – 0-100 in 3.3 secondi e 250 Km/h di velocita’ massima autolimitata – non possono far altro se non confermare la bonta’ del progetto ed aiutarvi a vantarvi con gli amici.

 

Tesla Model S P85D

 

Oltre ad essere una delle auto piu’ potenti che abbia mai guidato, e’ anche una delle auto piu’ precise che abbia mai guidato. Anche se la Model S non e’ un peso piuma (2.100 Kg) due caratteristiche la fanno diventare – piu’ o meno – un go-kart di 4.97 metri. Prima di tutto, la distribuzione dei pesi praticamente vicina alla perfezione (49:51) e, secondo, il baricentro piu’ basso della categoria, dovuto alla posizione centrale del pacco batterie. Grazie a questi accorgimenti ed alla trazione integrale permanente, la berlina americana resta attaccata all’asfalto. Se riuscite a perderla o state andando troppo forte per il tratto di strada che state percorrendo o – mi dispiace per voi – non siete dei grandi assi del volante.

Tesla Model S P85D

Ma come si muove in citta’? Beh, diciamo le dimensioni importanti non aiutano. A suo favore, comunque, giocano un acceleratore facilmente modulabile (in poche parole, non spara tutta la coppia appena lo si sfiora) ed uno sterzo che – se messo in ‘Comfort‘ – diventa molto leggero. In piu’, il sistema di recupero dell’energia in fase di decelerazione diminuisce notevolmente l’utilizzo dei freni, recuperando energia per le battiere e consumando meno le pasticche. Ad ogni modo, per girare a bordo di una Tesla Model S occorre fare un rifornimento di energia elettrica. Come e quando effettuarlo?

Tesla Model S P85D

In condizioni normali, la ricarica dell’auto avviene sempre nel garage di casa: la Model S, infatti, a seconda del tipo di presa che si trova ha a disposizione diversi adattatori, compreso quello per le colonnine pubbliche in cui abbiamo rifornito anche noi (foto sopra). Naturalmente, sui tempi di ricarica influisce il numero di kW a disposizione alla presa di corrente: piu’ kW si avranno a disposizione, meno tempo occorrera’ per fare un pieno di energia. Comunque, in alcuni casi, l’ampia autonomia garantita da Tesla (fino a 502 Km) puo’ donare al suo proprietario il lusso di ricaricare l’auto anche una sola volta a settimana (se si fanno un trentina di Km al giorno, l’ipotesi non e’ cosi remota).

Tesla Model S P85D

Si, ma come fare per gli spostamenti oltre i 500 Km? Per rispondere a questa domanda, Tesla usa una sola parola, ‘Supercharger‘. I Supercharger sono colonnine di ricarica rapida che sono e che saranno disposte lungo le principali arterie italiane ed europee e che hanno lo scopo di ricaricare le Tesla in tempi brevi: appena 19 minuti per ottenere meta’ batteria, vale a dire 250 Km. Ed il tutto avviene in modo completamente gratuito e riservato ai soli clienti della casa americana. Curioso di vedere dal vivo come funzionava, mi sono recato presso il Supercharger di Modena Nord (foto sopra), ho attaccato la mia Model S e – tempo di un panino – la batteria si era ricaricata del circa 50% in piu’. Allora e’ vero.

Tesla Model S P85D

Dopo aver ricaricato al Supercharger sono partito pensando che per il mio viaggio stavo pagando solo l’autostrada, niente carburante. Come detto sopra, al Supercharger la ricarica e’ gratis. Non che a casa cambi tanto (circa 20 euro per un pieno di energia), ma la cosa mi ha fatto pensare perche’ – forse – questa casa automobilistica sta veramente rivoluzionando il modo di intendere l’automobile cosi come la conosciamo: 700 cavalli combinati con un’incredibile economia di utilizzo e con un silenzio che nessuno (passanti compresi) si aspetta da una berlina di queste dimensioni. Ad ogni modo, certo e’ che il prezzo rimane proibitivo per i piu’.

Tesla Model S P85D

Tuttavia, bisogna ammettere che gli 81.500 euro richiesti per la Model S nel suo allestimento base – la 70D a trazione integrale, con 334 cavalli e 442 Km di autonomia – non la pongono cosi fuori mercato. le vetture di segmento E non sono cosi lontane come prezzo, posto il fatto che al prezzo di queste occorre aggiungere i costi del carburante, le spese di gestione (sulla Model S sono praticamente assenti, data la mancanza di componenti da “mantenere”) ed il prezzo di ogni tagliando (sulla Model S sono consigliati, non obbligatori). Ma quali sono le vere concorrenti di questa vettura americana completamente elettrica? Attualmente, non pervenute.

Tesla Model S P85D

Certo, possono venire in mente le versioni ibride di Bmw Serie 5, Porsche Panamera e le varie Lexus, ma in tutti questi casi, oltre ad essere vetture differenti a causa della presenza di un motore termico, tutte queste non riuscirebbero a vedere la Model S da altra prospettiva diversa da quella della foto sopra. Le prestazioni dell’elettrica a stelle e strisce, infatti, sono ineguagliabili.

Tesla Model S P85D

Chiedo scusa, ma da appassionato quale sono, forse mi sono fatto eccessivamente prendere dal piacere di guida, dimenticando di parlare dell’abitacolo. Come saprete, questo e’ dominato dallo schermo centrale da 17″, una cosa mai vista su un’auto di serie. Da qui, e’ possibile controllare ogni comando dell’auto: aria condizionata, tettuccio, navigazione (con mappe di Google) e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. E’ vero, ad una prima occhiata puo’ sembrare che uno schermo cosi grande possa distrarre eccessivamente dalla guida, ma ritengo che sia tutta questione di abitudine: dopo che lo si utilizza per diverso tempo, tutti i comandi principali diventano immediati, come se si avessero dei pulsanti.

In piu’, cosa molto interessante, dallo schermo si possono effettuare gli aggiornamenti dell’auto. Almeno sotto questo punto di vista, la Model S e’ un’auto che non diventa mai vecchia: periodicamente, infatti, Tesla rilascia degli aggiornamenti per le proprie vetture, aggiornamenti che aggiungono sempre nuove funzionalita’, un po’ come si fa ora con gli smartphone.

Tesla Model S P85D

Data la completa assenza del cambio, una volta saliti a bordo salta subito all’occhio la mancanza di un tunnel centrale: tra guidatore e passeggero, infatti e’ presente un enorme vano portaoggetti che ben rimedia all’assenza di vani analoghi nelle portiere, la’ dove siamo abituati a vederle sulle altre auto. In piu’, la Model S – anche in versione integrale – non ha trasmissione: questo permette di avere un pavimento completamente piatto (foto sotto), tutto a vantaggio di passeggeri e bagagli. Inoltre, quest’ultimi possono essere riposti anche all’anteriore, data l’assenza “dell’ingombrante” motore termico.

Tesla Model S P85D

Concludendo, da appassionato affezionato dei pistoni, posso dire che la Tesla Model S mi e’ piaciuta veramente tanto. Ho fatto caso all’assenza del rumore solo inizialmente, temendo che questo potesse mancarmi: niente affatto. Avanzare in completo silenzio e con l’assenza di vibrazioni, parlare anche sottovoce con i passeggeri pur avendo una potenza incredibile sotto il piede destro e’ una cosa sublime.

Tesla Model S P85D

Con la Tesla Model S, signori, si entra direttamente in un altro mondo, Un mondo caratterizzato da ottime prestazioni, emissioni zero (almeno direttamente). una tecnologia mai vista a bordo di un’auto e da un sistema di ricarica innovativo, dove e’ possibile ricaricare la propria vettura in modo gratuito in tempi mai visti anche solo fino ad un anno e mezzo fa. E’ strano dirlo, ma da malato di pistoni, signori, a me questo mondo piace. Ora sta a voi decidere. 

Per inziaare, il mio consiglio e’ quello di farvi un giro dietro al volante di una Tesla Model S il prima possibile. Qui forse. anche voi capirete che, negli ultimi 120 anni, le case automobilistiche hanno fatto poco e niente per innovare il modo di muoversi. Ascoltate un consiglio di un malato di pistoni, questo e’ un’auto da provare piu’ che da guardare. Vi lasciera’ sconvolti, anche se attualmente siete comprensibilmente scettici in merito.

Avete domande? Scrivetemi pure nel modulo dei commenti o all’indirizzo mail info@motori-24.com

Tesla Model S P85D

 

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