Le novità del Salone di Ginevra 2014 – 1° parte

Siamo appena tornati dalla 84° edizione del Salone di Ginevra. Ogni volta che varchiamo quella soglia, l’emozione è sempre quella di un bambino, emozione che solo i veri appassionati sono in grado di comprendere. Da oggi, cominciamo una breve carrellata delle principali novità presenti alla kermesse ginevrina. Ecco la prima parte, buona lettura.


Alfa Romeo 4C Spider


Alfa Romeo 4C Spider


 Ammetto che a pochi giorni dall’apertura del Salone di Ginevra, abbiamo un po’ rovinato la
sorpresa ad Alfa Romeo annunciandovi l’arrivo della versione Spider della 4C, ma del resto questo è anche un po’ il nostro lavoro.  Ad ogni modo, una cosa ci rende particolarmente felici: lo stand Alfa è tornato ad attirare pubblico e media internazionali come non faceva da anni. Chiaramente, il merito va alla 4C e, in particolar riferimento a quest’anno alla 4C Spider, vettura che sarà prodotta a partire dai primi mesi del 2015.

La nuova Alfa Romeo 4C Spider porta al debutto

alcuni elementi che in futuro non sarebbe male vedere anche sulla sorella coupè. Oltre al bianco lucido tristrato della carrozzeria, sicuramente degna di nota è la scelta dei designer del biscione di cambiare il disegno dei gruppi ottici anteriori, forse la parte più criticata della 4C in versione coupè.  In più, il propulsore 1’750 turbo quattro cilindri in alluminio da 240 cv ruggisce attraverso il nuovo doppio scarico Akropovic montato in posizione centrale.


Alfa Romeo 4C Spider


Audi TT Coupè


Audi TT Coupè 2014


 Come ogni volta, lo stand Audi colpisce per la sua grandezza: nonostante l’immensità della sua gamma, il costruttore dei quattro anelli è una delle poche case presenti alla kermesse ginevrina che ha deciso di portare tutte le sue auto: sono presenti RS6, RS4, R8 V10, la nuova S3 Cabrio, ma anche auto molto più tranquille come la A3 g-Tron (la prima Audi commercializzata con impianto a metano montato direttamente in fabbrica) o la A1 Sportback.

Ad ogni modo, gran parte dell’attenzione è concentrata sulla nuova generazione dell’Audi TT Coupè: la sportiva di Ingolstadt, infatti, si rinnova completamente a Ginevra grazie ad una nuova estetica ed una nuova piattaforma. Infatti, sotto la carrozzeria di cui parleremo tra poco si nasconde la piattaforma modulare del gruppo Volkswagen, la MQB, quella già utilizzata da Golf e compagnia e bella.

Esteticamente, invece, la TT Coupè si rinnova senza stravolgersi, come era prevedibile: la parte che cambia di più è quella anteriore, dove fa la sua comparsa una nuova griglia affiancata con nuove prese d’aria che prendono ispirazione da quelle viste sulla R8. Il tutto si combina al meglio con i nuovi gruppi ottici che vagamente ricordano quelli della Quattro Concept. Al posteriore, la linea rimane molto simile all’attuale modello, fatta eccezione per una rivisitazione  della zona del portatarga e per un leggero restyling dei fari.

Audi TT Coupè 2014


 Per il resto, la nuova Audi TT Coupè non fa nulla per non ricordare la prima generazione della vettura: vista dal vivo, fin dal primo colpo d’occhio si notano i passaruota bombati, la classica forma a semicerchio del tetto ed il particolare tappo della benzina, rimasto invariato nel corso degli anni. Promossa.

 

BMW Serie 2 Active Tourer

 

BMW Serie 2 Active Tourer


La si può senza alcun dubbio definire come l’auto dei primati. Se avevate già in mente di comprarvela, non fate quelle facce: con il termine “primati” non intendevo le nostra antenate scimmie, ma di fatto non esiste un’altra parola più adatta per descrivere le novità che questa Serie 2 Active Tourer porta all’interno del mondo BMW.

Prima vettura nella storia del costruttore bavarese ad essere a trazione anteriore, prima monovolume nella storia di BMW e prima vettura del marchio dell’elica a montare un propulsore a tre cilindri. Non me ne vogliano i più affezionati al marchio di Monaco di Baviera, ma la realtà dei fatti è questa.

E’ chiaro fin da subito che l’obbiettivo della BMW Serie 2 Active Tourer è chiaramente la Mercedes Classe B, vettura che fino a questo momento ha campato di rendita, non avendo mai avuto un’avversaria diretta. Ce la farà questa novità a battere la best-seller di Stoccarda? Le possibilità ci sono tutte, a partire dal design. Allo stand, qualcuno ha evidenziato qualche somiglianza con un’altra auto della stessa categoria, seppur meno “nobile”: la Kia Carens. A voi il giudizio finale

 

BMW Serie 2

 


BMW Serie 2 Coupè

La nuova coupè compatta di BMW si fa vedere per la prima volta in Europa: a dire la verità ci ha trasmesso poco. O meglio, ci ha trasmesso meno di quando ci saremo aspettati. Forse perché esteticamente ha perso la personalità dell’auto che va a sostituire, la Serie 1 Coupè (poi ci è davvero impossibile dimenticarci di una vettura fantastica come la 1M). Questo, comunque, non vuol dire che non ci piaccia, anzi.

I contenuti ci sono tutti: nonostante la sua freddezza, la linea è azzeccata, anche se come dicevamo prima, a noi non sarebbe dispiaciuto vedere qualche dettaglio più personale. Insomma, manca quel tocco in grado di farci innamorare di lei al primo sguardo. All’interno dell’abitacolo, BMW negli ultimi anni ci ha abituato bene: tutti i comandi sono al loro posto e la qualità di materiali e finiture è quella buona di sempre. Per approvarla a pieni di voti dobbiamo provarla, magari la versione 2.0 turbo quattro cilindri da 184 cv. Vi faremo sapere.

 

BMW M3 / BMW M4

 

BMW M4


Finalmente abbiamo avuto la possibilità di vedere da vicino le versioni sportive di Serie 3 e Serie 4. BMW gli ha destinato una parte laterale del suo stand ginevrino, separandole giustamente dal resto della gamma. Sicuramente, la prima cosa che si nota è la tinta delle loro carrozzerie: i designer della casa dell’elica hanno sicuramente deciso di azzardare più del solito, ed hanno scelto un azzurro pastello per la M3 e l’Aurum Dust (polvere d’orata) per la M4. Le tinte in questione a noi piacciono molto, ma spetta sempre al pubblico dire l’ultima. Anche perché, come al solito ci sarà sempre qualcuno tra il suddetto pubblico che alla fine sceglierà un triste grigio metallizzato.


BMW M3


Esteticamente, sia la M3 che la M4 si contraddistinguono fin da subito dalle loro cugine più tranquille, rispettivamente Serie 3 e Serie 4. Già ad una prima occhiata, entrambe le vetture trasudano aggressività: nuovi paraurti anteriori e posteriori, nuovi cerchi in lega, nuovi parafanghi più pronunciati, nuovi specchietti retrovisori dal design decisamente originale e funzionale e nuovo impianto di scarico a quattro uscite. Quest’ultimo, forse, si apprezza più quando il 6 cilindri in linea da 440 cavalli che si nasconde là davanti viene acceso. Ma questo è un altro discorso.

 

Citroen C1 / Peugeot 108 / Toyota Aygo


Citroen C1


 Al Salone di Ginevra 2014, il gruppo Peugeot-Citroen e Toyota rinnovano il loro accordo: debuttano quindi le nuove Citroen C1, Peugeot 108 e Toyota Aygo. Fin’ora, questo trio è stato in grado di riscuotere un discreto successo in tutta Europa e, da quanto abbiamo avuto modo di valutare, ci sono tutte le premesse per le quali il successo si possa bissare.


Peugeot 108


 C1, 108 ed Aygo sono cresciute, aggiungendo qualità e contenuti. In particolare, la francesi hanno guadagnato un’aria decisamene più chic ed alla moda, come sembra andare sempre più alla moda tra le city-car che hanno debuttato negli ultimi anni successivamente alla 500. Inoltre, buona l’idea di proporre fin da subito versioni caratterizzate dal tetto in tela reclinabile, versioni che, sono sicuro, piaceranno molto alle rappresentanti del gentil sesso.


Leggermente diversa è invece la Toyota Aygo: come è già successo per la generazione precedente, la piccola giapponese vuole mantenere la sua personalità distinta da quella delle sorelle francesi. La buona idea dei designer del Sol Levante è stata quella di giocare sul tema denominato “x-play”, che a sua volta prende nome dal nuovo design a forma di x della zona frontale della vettura. Grazie a questa nuova caratteristica, il cliente potrà scegliere un differente abbinamento di colori, quasi come se fosse la cover di un cellulare. Siamo sicuri che faranno faville nel mercato delle piccole auto da città, un po’ come hanno fatto a loro tempo le auto che andranno a sostituire a partire da questa estate.

 

Citroen C4 Cactus


Citroen C4 Cactus


 La prima volta che abbiamo scritto della C4 Cactus qua su Motori-24.com l’abbiamo descritta come “la differente”. Oggi, dopo averla vista da molto vicino, rinnoviamo quello che abbiamo detto: la nuova Citroen C4 Cactus è effettivamente differente, totalmente diversa a qualsiasi cosa vista fin’ora.

Con quella sua aria da “giocherellona” vuole sicuramente fare il verso ai suv ed ai crossover, ma in realtà le sue misure sono molto compatte, più o meno quelle di una C4 standard. Tuttavia, a differenza di quest’ultima, presente tante particolarità, a partire dagli Airbump.

Citroen ha deciso di chiamare in questo modo le originali protezioni in cuscinetti di gomma presenti all’anteriore, al posteriore ed ai lati della vettura. Oltre a dare un tocco estetico non indifferente, dato che possono essere ordinati in diversi colori, hanno anche un’utilità, specialmente all’anteriore ed al posteriore.


Citroen C4 Cactus


 Una volta entrati all’interno dell’abitacolo, ciò che colpisce è la pulizia dell’insieme: finalmente basta tasti sparsi per la consolle, tutto in un unico schermo touch screen. Per una volta, mi sento di dire viva la tecnologia. Ah, non chiedeteci il perché, ma i finestrini posteriori si aprono solo a compasso, nemmeno una manovella a pagamento. Nonostante ciò, siamo sicuri che si ritaglierà la sua fetta di mercato.

 

Jeep Renegade


Jeep Renegade


Alla faccia delle malelingue che predicavano lo spostamento della produzione del Fiat-Chrysler Automobiles al di fuori del nostro Paese. Al Salone di Ginevra, il gruppo del Lingotto ha presentato la prima Jeep della storia realizzata al di fuori del Nord America. Stiamo parlando della nuova Renegade, vettura che sarà realizzata negli stabilimenti di Melfi, da dove partirà all’assalto di 100 mercati in tutto il mondo

Fa davvero molta impressione vedere un’auto così compatta portare il simbolo di Jeep sul cofano: del resto, questo è quello che richiede il mercato al giorno d’oggi. Nonostante ciò, la mia impressione è che anche il più tipico dei clienti del marchio statunitense si troverebbe a sua agio al volante della Renegade.


Jeep Renegade


Tutto, infatti, rimanda al tipico design della casa: frontale con gruppi ottici circolari e griglia a sette listelli orizzontali e parafanghi larghi e squadrati. Jeep ci tiene a precisare che la sua Renegade non sarà la tipica finta fuoristrada da città: a richiesta, sarà possibile avere la trazione integrale con ridotte o l’allestimento Trailhawk, caratterizzato da particolari doti fuoristradistiche. Se prima abbiam detto che la Citroen C4 Cactus si ritaglierà la sua fetta di mercato, per la Jeep Renegade questa operazione dovrebbe essere ancora più facile e scontata.

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