Alfa Romeo Giulia Spider: l’innovazione incontra la classe

Riprendiamo dopo la pausa estiva gli appuntamenti con le schede dedicate alle auto storiche in collaborazione con RIVS http://www.rivs.it/.

Protagoniste di questi articoli sono le auto che hanno segnato un’epoca, che hanno fatto sognare con la loro storia e con le loro imprese, e che ispirano ancora le auto di oggi e tutti gli appassionati del motorismo storico.

Oggi parleremo della Alfa Romeo Giulia Spider, auto innovativa degli
anni del boom italiano degli anni ‘60. L’apice della carriera venne raggiunto dalla Giulia in versione GTA al Campionato Europeo per vettura da turismo nel 1966 e nel 1967, con alla guida Andrea De Adamich, una conferma della sua attitudine alla velocità. Ma per capire meglio il suo successo dobbiamo fare un passo indietro.

Costruita fra il 1962 ed il 1965 viene ideata per venire incontro alle esigenze di benessere della società degli anni ’60, che dalle vetture richiedeva una maggior velocità e migliori prestazioni su strada. Per soddisfare la crescente domanda di beni di consumo, inizierà proprio in quegli anni la produzione seriale e la Giulia sarà la prima auto realizzata presso lo stabilimento di Arese a venir prodotta in larga scala dalla Alfa Romeo. Verranno realizzati 8850 modelli della Giulia in versione base e 1901 in versione “veloce”, ovvero con un propulsore più potente.

Lo staff Alfa Romeo, alfine di spingere il nuovo modello al l’elevata (per l’epoca) velocità di 172 km/h, aumentò la cilindrata del motore da 1290 a 1570 cc con cambio a 5 marce. Oltre a questo, introdusse il raffreddamento a liquido per mantenere una temperatura ottimale del motore- sospensioni a schema più sportivo ed un retrotreno più funzionale.

Inoltre per questo modello si decise la scocca a struttura differenziata, allo scopo di resistere meglio alle sollecitazioni ed offrire maggior protezione agli occupanti. Per differenziarla chiaramente dal precedente modello Giulietta, si aggiunse la scritta 1600 sulla carrozzeria, si praticò una presa d’aria sul cofano, si installarono dei cerchioni forati e si ebbero delle variazioni sul cruscotto e sul volante. A colpo d’occhio l’auto ha la stessa classe della Giulietta ma con una linea più accattivante, squadrata , e l’abitacolo risulta maggiormente spazioso.

La Alfa Romeo Giulia Spider quindi è sì un auto dei “mitici anni ‘60”, ma riflette su di sé anche la voglia di
cambiamenti e la tensione alla modernità dell’epoca che la rende intrigante ancora ai giorni nostri.