Vladimir Putin, la cancelliera Merkel, una XL1 e le femministe di Femen

Sinceramente, non sapevo che titolo dare a questo articolo, perciò ho scelto di indicare schematicamente tutti i protagonisti del curioso fatto accaduto nella giornata di Lunedì. Visto che il premier russo Vladimir Putin sta cercando in tutti i modi di dotare la propria amata nazione di un’auto di rappresentanza costruita entro i confini nazionali, ha deciso di far visita a chi le auto da rappresentanza le realizza da sempre, i tedeschi.

L’occasione è stata l’Hannover Messe Industrie 2013, fiera dedicata al mondo dell’industria che si svolge ogni anno. Ad accogliere Putin, c’era la cancelliera Angela Merkel ed il numero uno del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, il quale ha intrattenuto una discussione con il premier russo. In particolare, Winterkorn ha parlato dei programmi di formazione da poco iniziati da parte di Volkswagen proprio in Russia e degli ambiziosi piani che il colosso di Wolfsburg ha per il mercato di questo immenso Paese. Putin ha avuto l’occasione di vedere più da vicino la Volkswagen XL1, l’auto in grado di consumare appena 0.9 litri di carburante ogni 100 Km. Probabilmente, un personaggio come Putin è interessato ai consumi di un’auto come io ad una partita di cricket, e per sua fortuna è successo qualcosa che gli ha rallegrato la giornata.

Appena il presidente russo è sceso dalla XL1, sono corse verso di lui un gruppo di attiviste del gruppo Femen, note per protestare in topless (dalla faccia che fa nella foto in alto, Putin sembra apprezzare) con scritte sul loro corpo come “F*ck Dictator” o “Partners in Crime”. Le attiviste hanno provato a raggiungere i due leader, ma in un batter d’occhio sono state prontamente portate via dagli uomini della sicurezza, lasciando Putin, Merkel e presenti nel completo stupore. Dal canto suo, Putin ha detto che “lo spettacolo gli è piaciuto”, ma non abbiamo capito se si riferisse al topless o alla XL1 (non so perché, ma io credo che si riferisse al primo).

Vladimir ha detto che non vede nulla di male nel protestare, ma che sarebbe meglio coprirsi se si vuole parlare di questioni politiche, ma ha anche ammesso che il personale di sicurezza avrebbe dovuto essere più cordiale.