Alfa Romeo: ecco i suoi piani per triplicare le vendite nei prossimi anni

Una domanda a cui non sono mai stato in grado di dare una risposta è la seguente: come mai Alfa Romeo, pur avendo un seguito di tanti appassionati addirittura in tutto il mondo, non riesce a risorgere dal suo ormai perenne letargo? A dire la verità, una mezza risposta ce l’avrei: infatti, un motivo (o il motivo) potrebbe essere l’assenza di abbastanza modelli in gamma. E’ difficile fare numeri con auto come Giulietta e MiTo che, per quanto ottime possono essere, sono pur sempre solo e soltanto due.

Così, le ultime notizie che provengono dal brand del biscione sono le stesse che – purtroppo – siamo abituati a leggere da ormai troppi anni: ambiziosi progetti per il futuro ed
un ottimo piano di rilancio. Ok, siamo più che contenti del lancio della nuova 4C, un’auto tanto bella esteticamente (peccato per quei fari) quanto ottima sulla carta, ma adesso serve di più, anche perché le notizie dal fronte non sembrano essere proprio ottime. Tuttavia, Marchionne ha confermato la volontà del gruppo di voler triplicare le vendite del brand di Arese entro il 2016: questo significa  300’000 unità annue.

Si, ma come fare? Presto detto: innanzitutto, ampliamento del mercato. Oggi, Alfa Romeo dipende al 90% dal mercato europeo. Una percentuale decisamente troppo alta, specialmente se teniamo conto della situazione attuale del mercato. Così, il piano di espansione partirà dagli Stati Uniti dove – finalmente – sembra proprio che Alfa Romeo tornerà da dopo l’estate con la 4C. Anche qui, comunque, per un vero e proprio rilancio servono altri modelli oltre quest’ultima, modelli che la gente possa usare tutti i giorni e acquistare a prezzi decisamente più popolari rispetto ai 65’000 euro necessari per questa sportiva.

Perciò, gli altri modelli arriveranno: la Giulia, in versione berlina e wagon (100’000 unità/anno), la versione aggiornata della Giulietta (90’000 unità/anno), la versione aggiornata della MiTo (50’000 unità/anno), 30’000 unità per la berlina di grandi dimensioni basata sulla Maserati Ghibli, 15’000 per la spider realizzata in collaborazione con Mazda e 3’500 per la 4C. Infine, manca il suv compatto, che misurerà tra 4.6 e 4.9 metri. Speriamo che il tutto si realizzi il prima possibile, perché tutti vogliono la rinascita di un grande marchio come Alfa Romeo. Intanto, comunque, alla finestra ci sono sempre i tedeschi