Il London Taxi sarà presto cinese?

Nel 2006, la Zhejiang Geely Holding Group Co., Geely per gli amici, acquistò il 20% Manganese Bronze Holdings (MBH), azienda che produce i popolari taxi di Londra. Successivamente, alla fine del 2009, l’azienda stipulò un accordo per l’acquisizione della maggioranza delle azioni della MBH. Da quel giorno, però, non si seppe più nulla, tant’è che ormai quell’accordo di massima sembrava essere carta straccia.

Questo fino alla giornata di venerdì, quando la stessa Geely ha comunicato di aver avanzato un’offerta di 13 milioni di Euro per rilevare la totalità della piccola (e monopolista nel suo campo) azienda inglese. Ora, la decisione della
controparte d’Oltremanica verrà comunicata nei prossimi giorni ma, stando alle ultime indiscrezioni, l’affare si può già ritenere concluso, anche a causa degli immensi debiti contratti da MBH in questi ultimi anni. Comunque, a dirla tutta, parte di questi debiti sono stati contratti in modo molto particolare.

Infatti, l’acquisto del 20% di azioni di MBH da parte dell’azienda cinese che avvenne nel 2006 spalancò di fatto le porte dei tantissimi fornitori automobilistici presenti sul territorio del grande Paese asiatico, molti dei quali collegati a Geely o addirittura di sua proprietà. Così, molti componenti degli ultimi taxi londinesi provengono dalla Cina, e tra questi componenti troviamo il piantone dello sterzo, di cui i dirigenti MBH si ricorderanno molto bene.

Si, perché circa il 90% dei piantoni cinesi installati sui taxi di Londra era difettoso, obbligando quindi l’azienda inglese a richiamare presso i propri stabilimenti un gran quantitativo di vetture. Tale richiamo aumentò drasticamente i debiti della società, anche costretta a tenere a bada orde di taxisti infuriati per aver perso settimane di lavoro. Però, la cosa curiosa è che il fornitore del piantone dello sterzo era – ed è – di proprietà di Geely! Di conseguenza, la casa cinese ha indebitato con componenti di bassa qualità l’azienda, costringendola poi – volontariamente o involontariamente – a cedere la maggioranza del pacchetto azionario.

In ogni caso, Geely ha promesso che i taxi continueranno ad essere prodotti a Coventry (si, ma con quali componenti?). Il costruttore cinese non è nuovo a queste promesse, dato che quando acquistò Volvo dalla Ford promise che la produzione sarebbe rimasta in Svezia. Così è stato (almeno fino ad ora), quindi gli operai inglesi potranno star tranquilli. Ad ogni modo, sulla piazza è in arrivo un concorrente: si tratta della Nissan NV200 (il nostro Evalia), che ha già conquistato New York.