Salone di Parigi 2014 – ultima conferenza stampa di Montezemolo

 

In Ferrari, in pochi si ricorderanno del Salone di Parigi 2014 come quello della presentazione della nuova 458 Speciale A. Con ogni probabilità, la kermesse parigina sarà ricordata come l’ultima conferenza stampa di Luca Cordero di Montezemolo come presidente della casa di Maranello. La conferenza di addio è stata diverse da quelle a cui il Luca nazionale ci aveva abituato fin’ora: non più al centro dello stand con davanti una platea di giornalisti, ma in uno spazio riservato dello stesso con una ristretta schiera di 50 giornalisti precedentemente individuati. 

Sfortunatamente, noi

di Motori-24 non siamo stati minimamente cagati dall’ufficio stampa Ferrari ma, grazie ad un giornalista di “Autocar”, siamo comunque in grado di raccontarvi cosa è successo all’interno di quella stanza. Naturalmente, al centro della scena c’era lui, Montezemolo: seduto su una poltrona di pelle – Frau, sia chiaro – affianco ad una FF di colore bianco, è stato ‘travolto’ dalle domande dei giornalisti. Questi, dato che Montezemolo non ha voluto ancora spiegare in maniera chiara quale sia stato il motivo principale dell’abbandono, hanno corretto il tiro, scegliendo altre domande.

Quali sono queste domande? Quelle relativa ai futuri modelli Ferrari, chiaramente. Così, sia Montezemolo che Marchionne hanno avuto l’ennesima occasione di ripetere la frase seguente: “Ferrari non realizzerà mai suv o berline”. Ma ci sono ancora in giro giornalisti in grado di fare domande così banali? Ebbene si, tant’è che lo stesso Montezemolo si è permesso di scherzare su questa eventualità, dichiarando che “Marchionne vuole costruire un camion Ferrari” (o almeno noi speriamo che scherzasse).

Ad ogni modo, i due manager hanno colto l’occasione della conferenza stampa anche per smentire alcune voci che erano circolate negli ultimi giorni: stando a quanto dichiarato, Ferrari non ha presentato nessuna domanda di brevetto per un motore da moto e Marchionne non innalzerà il volume di produzione dalle attuali 7.200 unità annue a circa 10.000 unità (molto bene).

In più, sempre il manager dal maglioncino blu ha detto che “non esiste nessun piano per integrare Ferrari all’interno del gruppo FCA”, in quanto un’operazione del genere “potrebbe essere letale per entrambe le realtà”. Per ora, quindi, la priorità è quella di riportare il team di Formula Uno ai fasti di un tempo. “Un obiettivo non negoziabile”, secondo Marchionne. Arrivederci signor Montezemolo. Faccia buon uso dei 27 milioni di euro di liquidazione.

Fonte: Autocar