10 case automobilistiche cinesi che bisogna tenere d’occhio

Il panorama automobilistico cinese è incredibile. Nel senso peggiore del termine, chiaramente. Nel grande Paese asiatico possiamo infatti contare più di 100 marchi automobilistici, alcuni dei quali hanno addirittura dato vita sub-brand, tanto per fare ancora più confusione.

Nel bel mezzo di una realtà così vasta, senza alcun dubbio vi sono dei
marchi che negli ultimi anni sono riusciti a spiccare, più che per i loro prodotti, per le loro capacità, grazie alla conclusione di importante partnership (obbligatorie, se si vuole produrre in loco) con le più importanti case automobilistiche americane, europee ed asiatiche.

Così, oggi, spinto dalla voglia di chiarezza e sperando di non annoiarvi, ho provato a riassumere schematicamente quali potrebbero essere le 10 case automobilistiche cinesi delle quali sentiremo parlare sempre di più nei prossimi anni. Iniziamo quindi con la prima

Saic Motor Corporation Limited

 

Attualmente, è il più grande costruttore cinese di auto ed attualmente vanta partnership con Volkswagen, Iveco e General Motors. Recentemente ha dato vita a diversi sub-brand, tra i quali spicca anche Roewe, lontana parente della defunta Rover della quale proprio la Saic detiene tutti i diritti sul marchio. Giusto per ricordarvelo, Saic ha all’attivo anche la disastrosa gestione di Ssangyong, marchio coreano di cui aveva la proprietà fino a qualche anno fa è che attualmente degli indiani di Mahindra.

MG

Sono stato indeciso fino all’ultimo se inserire o meno la Morris Garage in questa lista, ma alla fine l’ho fatto. L’ho fatto perché la MG è di proprietà Saic (vedi sopra) che da qualche mese produce la berlina 6 (si, il nome è lo stesso della Mazda…) in Cina. La vettura è attualmente esportata in Sud America e nel Regno Unito, dove però, comprensibilmente, il marchio MG non viene di certo visto come una volta. Prima o poi, arriverà anche da noi. Non so nemmeno io se interpretare questa frase come una minaccia.

Qoros Auto

L’ultima casa ad essere nata in ordine di tempo, ma quella che potrebbe diventare presto la più importante. Le premesse ci sono tutte: progettisti e designer con un passato nelle case automobilistiche europee ed un’immagine lontana dalla solita cinesata. Del resto i risultati si vedono: nel 2013 la Qoros 3 Sedan è stata l’auto più sicura nei severi crash-test EuroNCap. Arrivederci a presto.

Great Wall Motor Company

L’unica casa cinese che si conosce anche da noi da qualche anno. Questo è dovuto alla strategia commerciale di Great Wall, che ha proposto un pick-up al prezzo di un’utilitaria, e poco importa se la tecnologia di bordo (motore compreso) è vecchia di 20 anni. In più, la Great Wall è decisamente alle porte: possiede un impianto in Bulgaria, dove arrivano smantellate dalla Cina la Voleex C10 (foto sopra), il pick-up Steed 5 ed il suv Hover H5.

LUXGEN

Il brand Luxgen non è ancora molto conosciuto. La sua sede è a Taiwan, ma la sua produzione è concentrata ad Hangzhou, in Cina. E’ stato fondata nel 2009 e di fatto è la prima marca cinese che punta esclusivamente ad un pubblico premium. Attualmente, l’unico modello presente in gamma, il suv U6 Turbo, è esportato solo nei Paesi confinanti, ma non è escluso un suo arrivo in Europa nei prossimi mesi.

Geely

Probabilmente, alcuni di voi si avranno già sentito parlare di Geely, dopo che quest’ultima acquistò Volvo dalla Ford, facendo poi una scelta saggia, quella di lasciare tutto il centro direzionale (compresa la produzione per il nostro mercato) del costruttore scandinavo in Svezia. Recente è la notizia della join-venture con Manganese Bronze allo scopo di fabbricare i taxi TX4 per la città di Londra direttamente nel Regno Unito. Infine, il loro ultimo modello, la EC7, ha raggiunto le 4 stelle nei test EuroNCap, anche se sembra che non verrà commercializzata in Europa.

Chery

Alcune vetture di Chery sono arrivate anche qui in Italia con il marchio DR Motor, il quale ha avuto la simpatica (si fa per dire) idea di farle passare come auto italiane. Attualmente, la Chery ha un accordo con il gruppo Jaguar-Land Rover ed ha una partecipazione al 50% all’interno del brand Qoros (vedi sopra).

Faw

Acronimo di First Automotive Works, è una delle più antiche case automobilistiche del Paese (la sua fondazione è avvenuta nel 1953) ed è ovviamente di proprietà dello Stato. Attualmente, detiene join-venture con Audi, Volkswagen, General Motors, Mazda e Toyota. Inoltre, la Faw è proprietaria di altri 10 brand dedicati esclusivamente al mercato cinese, tanto per fare più confusione, come dicevamo in apertura.

Byd


La Byd ha presentato la prima automobile della sua storia nel 2003. Prima di questa data ed attualmente è uno dei leader a livello mondiale nella produzione di batterie. Non ha alcuna join-venture con i costruttori occidentali e produce in Cina la monovolume elettrica e6 e la nuova ibrida plug-in DM F3. Entrambi i modelli arriveranno in Europa, anche se probabilmente nessuno se ne accorgerà.

Brillance

Attualmente, la Brillance è partner tecnologico di BMW, ma ha anche un accordo industriale con Toyota. Recentemente, ha tentano di proporre la loro berlina sia in Europa che negli Stati Uniti: inutile dirvi che è stato un vero e proprio buco nell’acqua. Però, la particolarità dei costruttori cinesi è che non si arrendono facilmente: di sicuro, torneranno con qualcosa di più avvincente nei prossimi mesi.