Icona Vulcano: la supercar per la Cina con anima italiana

Icona Vulcano

In questi giorni è in corso il Salone di Shanghai, una volta snobbato praticamente da tutti ma ora, complice la situazione di crisi che attanaglia da molto tempo il mercato europeo, diventato importante per molti costruttori. Naturalmente, alla kermesse cinese, c’è anche spazio per le case d’elite, quelle case che producono pochi esemplari all’anno di una costosissima supercar, tipologia di auto che va sempre più forte in Cina.

Così, al Salone di Shanghai 2013 è stata presentata in anteprima mondiale la Icona Vulcano, originale supercar che spera di raccogliere molti ordini proprio sul
mercato del grande Paese asiatico, per la quale è stata pensata. Non a caso, l’Icona ha fissato la sua sede proprio a Shanghai, anche se di quest’auto tutto si può dire tranne che sia cinese. Infatti, la realizzazione della vettura è gestita dall’italiana Cecomp, mentre i propulsori (ce ne saranno due) sono stati progettati da Claudio Lombardi, ex-ingegnere della Scuderia Ferrari di Formula Uno. Il design, invece, è stato curato da Samuel Chuffart, francese che ha avuto un passato nell’Italdesign di Bertone, in Jaguar-Land Rover ed in Nissan.

Icona Vulcano

Insomma, c’è molta Europa – per fortuna – in questa Vulcano. Per il momento, i portavoce Icona hanno detto che il modello presentato in questi giorni a Shanghai è una concept realizzata per sondare i gusti del pubblico, ma che comunque la produzione non supererà mai le cinque unità all’anno in modo da mantenere una certa esclusività. L’obbiettivo dei progettisti è stato quello di saper unire perfettamente prestazioni da supercar con la possibilità di usare la Vulcano tutti i giorni. Queste parole sono state già fin troppe volte in occasione della presentazione di altre vetture di alto livello, vediamo se l’Icona saprà mantenere le promesse.

Icona Vulcano

Il design è sicuramente qualcosa di unico, e se il frontale mi ricorda forse un po’ troppo quello della Lexus LF-A, l’originalità si riacquista nella parte posteriore, con i bellissimi gruppi ottici che, quando sono spenti, non sembrano nemmeno esserci. Nell’insieme, comunque, ritengo che l’Icona Vulcano sia un’auto dalla linea gradevole (non ho detto bella volutamente). Prima parlavamo di propulsori: i clienti avranno la possibilità di scegliere tra due differenti propulsori, entrambi ibridi. La versione d’accesso sarà equipaggiata da un V6 twin-turbo che scaricherà 550 cavalli sulle ruote posteriori, mentre all’anteriore saranno presenti due motori elettrici che controlleranno le ruote anteriori, facendo arrivare la potenza complessiva della Vulcano a quota 870 cavalli.

Icona Vulcano

Se tutti questi puledri vi sembrano pochi, la Icona ha pensato pure a voi: in questo caso, potrete scegliere un V12 abbinato ad un motore elettrico integrato nel cambio della vettura, per una potenza complessiva di 950 cavalli. La carrozzeria della Vulcano è in fibra di carbonio, mentre il suo telaio è completamente di alluminio. Infine, una curiosità: l’azienda che ha collaborato con Lombardi per la realizzazione dei motori, l’AIPA, ha testato questi propulsori su una splendida Lancia 037 con livrea Martini. Vale la pena dare un’occhiata al video cliccando qui.

Icona Vulcano

 

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