Audi: la hypercar non è scomparsa

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Probabilmente, vi ricorderete che più volte negli scorsi mesi si è parlato di una possibile realizzazione di una hypercar da parte di Audi, vettura in grado di garantire prestazioni di gran lunga superiori a quelle della R8. Tuttavia, nelle scorse settimane le voci su questo modello si erano affievolite, fino a scomparire completamente, almeno fino alla giornata di ieri, quando Wolfgang Durheimer, capo del reparto tecnico della casa tedesca, ha rilasciato un’intervista ad Autocar al Salone di Ginevra attualmente in corso.

Probabilmente, Durheimer dev’essere stato “geloso” di tutta l’attenzione che ha calamitato verso di se il trio delle meraviglie composto da
 Ferrari LaFerrari, McLaren P1 e Lamborghini Veneno e di conseguenza ha pensato che fosse un’occasione ghiotta per mettere un po’ di benzina sul fuoco in merito all’hypercar made in Audi. Durheimer, infatti, ha dichiarato che il progetto non è stato assolutamente cancellato come i media pensavano, ma che è attualmente in fase di valutazione e che potrebbe ricevere la luce verde da parte dei vertici del Gruppo Volkswagen in un futuro nemmeno troppo lontano.

“La casa valuta il prodotto sotto diversi punti di vista”, ha detto il manager teutonico, “tenendo conto al suo posizionamento nel mercato, i possibili costi di sviluppo e il periodo migliore in cui iniziare la commercializzazione”. Senza offesa signor Durheimer, ma penso che anche tutti gli altri costruttori di supercar lo facciano. Infine, il capo di R&D conclude la sua intervista con un’interessante dichiarazione: “Mi aspetterei delle novità sul progetto a Settembre, in occasione del Salone di Francoforte. Il progetto è ancora vivo ed io lo sto spingendo il più possibile.” Durheimer ha anche detto di essere estremamente felice del fatto che due hypercar come McLaren P1 e Ferrari LaFerrari abbiano un’architettura ibrida, architettura alla quale Audi aveva già pensato diversi anni fa per lo sviluppo della propria hypercar.

Qualora il modello venisse confermato, il suo nome sarà R20 e farà uso di gran parte della tecnologie impiegate fino ad oggi da parte del costruttore dei quattro anelli nel campionato Le Mans. “Una vettura di questo genere è importante per l’immagine del nostro marchio, penso che abbiamo seriamente bisogno di questa auto”. Insomma, abbiamo capito che se fosse per Durheimer l’auto si farebbe domani mattina. Sarà della stessa opinione sua maestà Piech?

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