Mercedes Classe A 2012: la nostra prova

In collaborazione con le concessionarie Mercedes De Stefani, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima la nuova Classe A. La vettura della casa della stella a tre punte, ha cambiato completamente registro, dopo aver passato quasi quindici anni a conquistare la fiducia di chi desiderava una vettura comoda ma comunque di classe. Se vogliamo, oltre a cambiare completamente segmento rispetto alle sue progenitrici, questa Classe A cambia pure di sesso.

Infatti, se le precedenti generazioni erano prevalentemente rivolte ad un pubblico femminile, la prima impressione che abbiamo
avuto da questa prova (fin dalla prima occhiata) è che ora la Classe A è pronta anche per gli uomini, grazie al nuovo design non più da “scatolina” e dall’impronta sportiva, non tralasciando comunque quel tocco di glamour che piace sempre a signore e signorine. Quindi, la prima impressione che abbiamo provato nel vedere la Classe A dall’esterno è quello di un’auto double-face o, per meglio dire unisex.

Su strada

L’esemplare a nostra disposizione era una A200, in allestimento Sport ed equipaggiata con il turbodiesel 1.8 da 136 cavalli, motore che si pone come via di mezzo tra il 1.5 CDI da 109 cv di origine Renault (denominato A180) ed il più potente 2.1 da 170 cv (denominato 220 CDI, sarà disponibile tra qualche settimana).

Come già ribadito nelle righe sopra, la Mercedes Classe A punta ad essere un’auto unisex, cercando di prediligere la comodità (caratteristica che da sempre accomuna le auto della casa di Stoccarda), pur offrendo una dinamica di guida tipica di una segmento C sportiva. Anche se talvolta l’assetto potrebbe sembrare un po’ troppo duro, l’auto risulta più che comoda negli spostamenti quotidiani.

Personalmente, ho apprezzato il 1.8 turbodiesel per l’ampia presenza di coppia in basso permettendo uno scatto accettabile (nei limiti dei suoi 136 cv) e per i consumi tutto sommato contenuti per una vettura con tale motorizzazione. Durante un tragitto in autostrada, abbiamo trovato il motore piacevolmente fruibile, il che ha permesso di superare i veicoli davanti a noi in maniera alquanto facile. Nota positiva anche lo sterzo servoassistito elettricamente che diviene leggermente più morbido alle basse velocità allo scopo di consentire un più agile passaggio negli spazi più stretti o un più facile parcheggio, per poi irrigidirsi poco di più quando la velocità aumenta (la differenza, comunque, è minima, dato che ci si accorge del cambiamento solo con estrema attenzione).

Interni

Gli interni di questa versione Sport ci sono piaciuti veramente tanto: davvero molto bello l’abbinamento dei colori, così come ci sono sembrati meravigliosi i sedili sportivi con poggiatesta integrato. Nei posti posteriori, stanno ben seduti (non è un caso il fatto che non abbia usato la parola “comodamente” senza alcun problema per le ginocchia anche nel caso in cui gli occupanti dei sedili anteriori fossero due spilungoni (abbiamo provato anche questa situazione).

E’ quasi inutile dire che il sistema di infotainment è di prim’ordine, quasi su come tutte le vetture di questa fascia di prezzo. Comandi vocali, navigatore, connessione Bluetooth e telefonate tutto a portata di dito.

Quello che non ci è piaciuto, però, è lo schermo tramite il quale vengono visualizzate tutte le informazioni del sistema multimediale, tralasciando l’intuitività (infatti, dopo qualche minuto di studio delle sue funzionalità, tutto è diventato molto semplice) ci soffermiamo sull’aspetto: ad una prima occhiata sembra essere un tablet installato after-market al centro della plancia, ma poi se lo si controlla con più cura, si nota subito l’assemblaggio curata ed una perfetta integrazione con il resto della plancia. Avremo preferito un schermo a scomparsa (come propone la maggior parte della concorrenza) e magari di qualche centimetro più ampio. Nel complesso, comunque, il sistema è reattivo e intuitivo anche per chi con la tecnologia non va proprio d’accordo.

Prezzi

Come ogni vettura di ogni costruttore tedesco, la lista degli optional è quasi infinita ma, se non ci si fa prendere troppo la mano, potremo definire la nuova Classe A come abbordabile da quasi tutte le tasche. Il modello entry-level, la A180 Executive 1.6 benzina, ha un prezzo d’accesso di 22’990 Euro, addirittura di qualche migliaio di Euro al di sotto di alcuni concorrenti (vedi Audi A3, per ora offerta in sola versione 3 porte).

D’accordo, non è un prezzo da discount, ma con questi soldi si porta a casa tutta la qualità delle finiture e degli assemblaggi tipici di Mercedes, senza rinunciare a confort, sportività che potrebbero far diventare la Classe A (anche se in modello base) un’auto unica per tutta la famiglia.

Conclusioni

A noi di Motori24 la nuova Mercedes Classe A piace veramente tanto. Riesce ad essere divertente, sportiva e confortevole allo stesso tempo e con una grande varietà di motori ed allestimenti, riesce a proporsi come un’auto per tutti i gusti andando anche andando ad entrare in fasce di prezzo fin’ora precluse ad un’auto della stella di questa tipologia.

CI PIACE:
– il nuovo stile sportivo
– la qualità degli interni
– la sua capacità di abbinare confort e sportività

NON CI PIACE:
– lo schermo del sistema di infotainment (ottimo, invece, il sistema)

Cogliamo l’occasione per ringraziare il Gruppo De Stefani per averci dato l’occasione di provare in anteprima la nuova Mercedes Classe A in un percorso che ha unito tutte le concessionarie del gruppo, partendo da Ravenna, passando da Imola, Forlì e terminando a Cesena dove si è svolta una festa con free bar e dj-set dove la protagonista è stata solo una, la nuova Mercedes Classe A.