I cinesi si avvicinano piano piano

L’invasione automobilistica cinese sul mercato occidentale non è ancora iniziata. Infatti, le case del grande Paese asiatico stanno concentrando le loro esportazioni soprattutto ai margini di queste aree (est europeo o America Latina), dove generalmente il pubblico si accontenta di molto poco in tema di automobili. Tuttavia, se la grande commercializzazione delle cinesi non è ancora iniziata ciò non vuol dire che non possa avvenire in futuro (purtroppo o per fortuna).

Probabilmente, uno dei primi gruppi a debuttare in pompa magna sarà Saic, resosi famosa gli scorsi anni per aver rilevato i marchi Rover e MG ma anche per
aver ceduto il marchio Ssangyong (di cui deteneva la maggioranza) agli indiani di Mahindra. Ma perché Saic? Perché, attualmente, è il gruppo cinese più attivo a livello produttivo e quindi di esportazioni: ben 3,64 milioni di veicoli prodotti lo scorso anno e sarà sempre più attivo negli anni a seguire.

Non a caso, Saic ha da poco annunciato l’apertura di un non meglio precisato operation center in Nord-America, più precisamente nel sobborgo di Birmingham della città di Detroit, da sempre il centro dell’industria automobilistica statunitense. La compagnia cinese ha rinnovato un edificio di 3 piani ed avrà a disposizione 30’000 metri quadrati in cui occupare circa 100 dipendenti che saranno impiegati in diversi settori, come l’acquisto di pezzi di ricambio, materiali ed altre componenti, logistica e ricerca tecnologica.

Non a caso, Saic ha aperto il suo centro operativo a Detroit, molto vicino alla sede di quello che praticamente da sempre è il suo partner sul mercato interno: General Motors. A questo punto, non ci resta che conoscere la prossima mossa dell’immensa industria automobilistica cinese che, sicuramente, ha ancora moltissimo da imparare sotto ogni aspetto, ma a cui di certo non mancano le risorse finanziarie per “apprendere”…